La Corte dei reclami penali (CRP) ha parzialmente accolto il reclamo contro il decreto d’abbandono emesso nei confronti dell’ex presidente dell’UDC ticinese Paolo Clemente Wicht, che poco più di un anno fa la procura aveva scagionato dall’accusa di avere malversato ai danni della ex moglie.
La donna sosteneva che Wicht le avesse sottratto il denaro datogli in gestione. Si ipotizzavano prelevamenti illeciti per quasi sette milioni di franchi, effettuati tra il 2008 e il 2016. Il procuratore pubblico Daniele Galliano non aveva ravvisato però elementi di rilevanza penale. Di parere diverso la CRP, che nei giorni scorsi – come detto – ha annullato il decreto di abbandono e ordinato al ministero pubblico la riapertura dell’incarto.