La Clinica Luganese Moncucco riprende le regolari attività di pronto soccorso e dei ricoveri nel campo della medicina interna, geriatria, oncologia e immunoreumatologia, continuando però a ospitare dei pazienti Covid-19 in appositi reparti, completamente separati fisicamente dagli altri.
Un piccolo e graduale ritorno alla normalità che il dottor Christian Garzoni spiega così: "Un mese fa, per motivi pratici, è stato deciso di dedicare due strutture unicamente al Covid-19 (Moncucco e La Carità, ndr). Ora i numeri sono fortunatamente diminuiti e ciò permette di confinare in alcuni reparti i pazienti positivi".
"Non crea nessun problema di sicurezza o di gestione, già in altre strutture vi erano persone positive e non. I pazienti hanno percorsi completamente separati e personale differente", ha continuato il direttore sanitario della Clinica Luganese Moncucco, che non vuole però abbassare la guardia. "Bisogna gestire le strutture sanitarie a fisarmonica: in caso di necessità richiuderemo dei reparti in cui potremo nuovamente accogliere dei pazienti Covid-19", ha concluso Christian Garzoni.
La ripresa dell’attività chirurgica e ortopedica urgente è invece prevista per lunedì 20 aprile. Fino al 26 aprile la parte ambulatoriale è limitata alle cure non procrastinabili. L'obiettivo di questa parziale riapertura è garantire nel Luganese un’adeguata copertura del fabbisogno di cure in settori in cui la Clinica è particolarmente attiva e profilata, e soprattutto evitare che le persone rinuncino a recarsi dai medici per paura di contrarre il coronavirus.
Moncucco, un ospedale flessibile
Il Quotidiano 15.04.2020, 21:00