"Non si può rimanere fermi e in silenzio di fronte alla situazione di assembramenti. Sabato prossimo l'attenzione dovrà sicuramente essere incrementata, i controlli pure". Marco Borradori sabato ha visto il salotto di Lugano riempirsi di gente. Tanta gente accalcata attorno alle casette del villaggio natalizio in Piazza Riforma, ma non è un sindaco felice. Anzi. Tant'è che, di fronte alle molte perplessità suscitate dall'accaduto (distanze non rispettate, varie persone senza mascherina ecc), promette un giro di vite per evitare che certe scene possano ripetersi, malgrado le disposizioni anticoronavirus in vigore, gli appelli al buon senso e il piano di protezione che a suo tempo era stato definito "rigoroso".
"È chiaro che l'esperienza di ieri (sabato ndr.) obbligherà tutti noi, la città e, a maggior ragione, immagino le forze dell'ordine, a rivedere il concetto che era stato messo in atto e a indurirlo", spiega alla RSI senza nascondere delusione per la situazione creatasi, ma difendendo l'operato della polizia. "In molti casi le distanze non erano per nulla rispettate, ma la polizia comunale a livello di sanzioni non può fare un granché. Anzi. In realtà può fare pochissimo. Dovrebbe redigere un verbale, ma per farlo dovrebbe avere l'assistenza della polizia cantonale. Gli agenti sono intervenuti sui singoli gerenti, cercando di sensibilizzare sul fatto di non dare delle bevande da consumare in piedi, e continueranno a farlo", sottolinea prima di annunciare maggiore rigore a partire da sabato prossimo.