Si registrano nette prese di posizione, dopo il procedimento penale promosso contro 4 giornalisti del "Caffè" dalla clinica Sant'Anna di Sorengo, per l'inchiesta promossa dal domenicale sulla vicenda che ha visto coinvolto il medico Piercarlo Rey.
Syndicom esprime la propria solidarietà nei confronti dei redattori chiamati in causa, che dopo aver intrapreso "un'inchiesta giornalistica di pubblico interesse, sono stati accusati di diffamazione e concorrenza sleale", si legge in un comunicato diffuso oggi, lunedì.
"Questo modo di agire costituisce un'indebita pressione e viola i sacrosanti diritti della libertà di stampa", commenta da parte sua il sindacato dei mass media SSM, sottolineando in una nota che alla testata non vengono contestati errori o imprecisioni.
A evocare un "rischio di arbitrio nei confronti della stampa", è infine l'Associazione ticinese dei giornalisti (ATG), secondo cui evocare un "presunto atteggiamento persecutorio", senza che ad un giornalista possa essere contestato alcun errore o fatti penalmente rilevanti, espone i media ad un "controllo arbitrario", rileva l'ATG.
Red.MM/ARi
Dal Quotidiano: