Sono nove le presunte vittime del sacerdote arrestato lo scorso 7 agosto per reati sessuali. È quanto emerge dall’atto d’accusa che, come riferito da LaRegione, è stato intimato alle parti dalla procuratrice pubblica Valentina Tuoni. Il 55enne religioso, che era attivo al Collegio Papio di Ascona, si trova nel penitenziario luganese della Stampa in espiazione anticipata della pena; sarà processato alle Assise criminali.
Il prete dovrà rispondere dei reati di coazione sessuale, atti sessuali con persone incapaci di discernimento o inette a resistere, atti sessuali con fanciulli e pornografia. Le presunte vittime sono nove: quattro minorenni e cinque maggiorenni. I fatti addebitati al religioso - si tratterebbe di atteggiamenti e comportamenti a connotazione sessuale - sarebbero accaduti nel corso degli ultimi anni.
La diocesi: “Vicini alle vittime”
Avuta conferma del rinvio a giudizio del sacerdote, anche la diocesi di Lugano ha preso posizione in un breve comunicato, in cui si ribadisce la vicinanza - anche personale dell’amministratore apostolico Alain de Raemy - a tutte le persone coinvolte. Monsignor de Reamy, si legge, “condivide con loro, con i loro familiari e con tutti coloro che sono toccati da questa vicenda dolorosa, la sofferenza vissuta, e assicura la costante disponibilità di ascolto e supporto”.

Resta in carcere il prete accusato di abusi sessuali
Il Quotidiano 14.10.2024, 19:00