Sparatoria a Los Angeles, 4 morti

Quattro morti tra cui il presunto killer e un ferito grave: è il bilancio, probabilmente definitivo, di una serie di sparatorie avvenute all'alba lungo l'autostrada nella zona di Tustin, alla periferia di Los Angeles. Stando a una prima ricostruzione, l'omicida ha rubato un'auto e ucciso un passante poco lontano. Poi ha proseguito la sua corsa aprendo il fuoco in almeno altre due circostanze e colpendo ancora tre persone, due delle quali decedute. Inseguito dalla polizia, si è tolto la vita una volta vistosi senza scampo.

L'ennesimo episodio di violenza non ha probabilmente fatto in tempo a giungere alle orecchie degli eletti del Colorado, chiamati proprio oggi ad approvare una legge sulle armi più restrittiva. La misura era però già colma: "quando è troppo è troppo, ne ho abbastanza di spargimenti di sangue", ha detto in aula la deputata democratica Rhonda Fields. La Camera dello Stato (quello dove si è verificata la strage di Aurora) a maggioranza (34 voti contro 31) le ha dato ascolto e introdotto un limite di 15 proiettili per i caricatori dei fucili semiautomatici e di 8 per quelli delle pistole. In stadi e università non si potranno inoltre introdurre armi di nascosto.

Una notizia per certi versi curiosa testimonia nel contempo, ancora una volta, la resistenza alla quale è confrontato negli Stati Uniti qualsiasi tentativo di controllare la diffusione delle armi da fuoco: quale provocazione, il proprietario di una pizzeria della Virginia ha deciso di offrire uno sconto del 15% ai clienti che posseggono armi. L'uomo, intervistato da un giornale locale, ha detto che la sua iniziativa ha riscosso un successo strepitoso: l'80% degli avventori si è presentato con fucile o pistola.