Servono più aree di sosta per camperisti in Ticino e per questo serve una legge ad hoc che ne permetta la creazione senza le lungaggini burocratiche attuali. Ne è convinta l'Organizzazione turistica regionale (OTR) Bellinzona e Valli e ne è persuasa anche l'Associazione camperisti della Svizzera italiana. Questo a fronte di un fenomeno che non accenna a diminuire: sono infatti sempre di più i campeggiatori che viaggiano in camper o in van e minivan.
Vendite esplose durante la pandemia
Il numero dei camperisti è esploso durante la pandemia e - anche in Ticino - continua a crescere. Secondo alcuni dati forniti alla RSI dall'Associazione camperisti della Svizzera italiana a fine aprile in Ticino erano immatricolati fra camper, van e minivan 2’045 veicoli, oltre 200 in più rispetto all'anno prima. Nel 2000 eravamo attorno ai 1’400. Camperisti, dunque, che crescono e che non trovano abbastanza aree di sosta dove poter pernottare.
Manuel Garbani è presidente dell'associazione e, ai microfoni di SEIDISERA, spiega: "Ci accorgiamo della loro mancanza; abbiamo diverse richieste anche da gente di passaggio che trova tutte le aree di sosta piene. E in certi periodi si vedono camper ovunque".
Un problema quello dei camperisti abusivi che conosce bene anche Juri Clericetti, direttore dell'OTR Bellinzona e Valli: "Basta visitare le piattaforme online per trovare nella nostra regione fino a 60 indicazioni riguardanti le piazzole per camper: ma si tratta di soste abusive". Di fatto però, contattando le polizie comunali delle città principali è emerso che le multe o ammonimenti emessi per campeggio abusivo sono pressoché inesistenti. A titolo di esempio, la polizia di Mendrisio negli ultimi quattro anni ha ammonito otto persone.
"Serve una legge ad hoc"
"La polizia tollera queste soste anche perché il controllo è difficile: una persona può sostare quando sta viaggiando, ha il diritto e anche l’obbligo di fermarsi, il problema è capire se poi da un riposo diventa una sosta di soggiorno, anche di una notte soltanto. Si tratta di fare ordine, di trovare una regolamentazione che permetta di creare delle soste sicure che offrano servizi ai camperisti, per sfruttare un fenomeno che esiste ma non è codificato", sostiene Clericetti, che da oltre un anno sollecita la creazione di nuove aree per fare ordine da una parte e dall'altra per consentire ai proprietari dei terreni (pubblici e privati) di incassare dei soldi da poter poi reinvestire per migliorare la qualità dei servizi offerti ai camperisti.
Qualcosa si è mosso e, in particolare, nella regione turistica gestita da Clericetti dalle tre aree disponibili l'anno scorso si è arrivati ad averne 11. L'obiettivo però era ben più alto: attorno alle 25-30 soste camper nella regione. "La lentezza di questa azione è dovuta a procedure complicate - sostiene Clericetti -. Per il momento tutto è regolato dalla legge sui campeggi: non ce n’è una che definisce come creare una sosta per camper”.
Procedure semplificate altrove in Svizzera
La procedura attuale limita anche i privati che vogliono mettere a disposizione i loro terreni, come avviene per esempio attraverso la piattaforma Nomady.ch, di cui Gioele Bossi è local scout: "Il Ticino ha una regolamentazione molto severa ed è molto difficile ottenere i permessi per iniziare l’attività. Ci sono altri cantoni, Berna per esempio, dove alle aziende agricole viene data la possibilità, tramite una richiesta semplificata dei permessi, di accogliere camperisti da maggio a ottobre".
Nomady attualmente in Svizzera propone 467 offerte, di cui solo 21 si trovano in Ticino.