Ticino e Grigioni

Stadi, misure che dividono

Le proposte di Norman Gobbi per arginare la violenza non piacciono alle curve: "Tolgono il gusto di andare in pista"

  • 15 marzo 2018, 16:05
  • 23 novembre, 02:12
Durante gli scontri dello scorso 14 gennaio

Durante gli scontri dello scorso 14 gennaio

  • RSI

“Così si rischia di perde il gusto di andare allo stadio. Per tanto così, la partita me la guardo in tv, comodo, a casa”. È la reazione a caldo di Mauro Medolago, storico capocurva dell’Hockey Club Lugano, sulle severe misure promesse mercoledì da Norman Gobbi, per contenere la violenza negli stadi, alla luce del fermo di 13 tifosi, sospettati di aver preso parte ai tafferugli dello scorso 14 gennaio alla Valascia, durante la partita tra Ambrì e Losanna.

Il capo del Dipartimento delle Istituzioni, ai microfoni della RSI, ha parlato di biglietti vincolati all’identificazione dei tifosi, obbligo di presentare i documenti, e stadi dotati di metal detector (guarda e ascolta i servizi del Quotidiano e del Radiogiornale). “È solo una bella idea. Una bella idea impossibile da realizzare - commenta Medolago -. Magari per una o due partite particolarmente a rischio… Ma tutte le settimane è impossibile! Ci hanno già provato in Italia in passato, ma non ha funzionato. Personalmente, mi piace davvero poco. In definitiva è una rottura di scatole. E poi i costi sarebbero altissimi”.

03:01

13 fermi per i disordini della Valascia

Il Quotidiano 14.03.2018, 20:00

Sistemi elettronici per registrare i tifosi

L'intenzione è infatti di fare in modo che le principali squadre di hockey e calcio ticinesi dotino gli stadi dei sistemi elettronici necessari a registrare i tifosi. Una prospettiva, come scrive giovedì laRegione, che sarebbe già stata sottoposta di recente ai club di serie A e B. Chi non l'accetterà, dalla prossima stagione, si vedrà revocare dall'autorità cantonale la possibilità di disputare le partite in presenza di pubblico.

Una misura che crea non pochi malumori, sostiene Medolago: “Il problema sono i gruppi grossi. Quelli, se non possono fare casino dentro lo stadio, lo fanno comunque fuori. Queste misure vanno benissimo per le curve. Ma non certo in tribuna, dove ci sono i tifosi normali”.

Anche la Gioventù biancoblu è ostile a questi provvedimenti, ma prenderà posizione con un comunicato che verrà rilasciato nel corso del pomeriggio.

BRav

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