C'è una schiarita in vista per la messa in sicurezza della strada statale 34 del Lago Maggiore dove la frana nel marzo scorso è costata la vita ad un motociclista ticinese. Secondo le autorità politiche piemontesi sarebbe stata confermata la reperibilità della metà dei fondi necessari ai lavori: 45 milioni di euro su 94.
E' una svolta confermata venerdì sera dal deputato Enrico Borghi, del Partito Democratico, dai vertici della regione Piemonte e dal sindaco di Cannobio Giandomenico Albertella, nel corso di una serata promossa dai sindacati proprio sul tema della viabilità transfrontaliera.
In un primo momento, dopo le riunioni con i tecnici dell'ente competente per le strade nazionali italiane (ANAS), del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, pareva che ci fosse una stretta sui tempi che, tuttavia, non è arrivata. La buona notizia è che invece una parte dei fondi c'è già: 25 milioni saranno stanziati dal Comitato interministeriale per la programmazione economica e 20 da ANAS. Entro il gennaio prossimo dovrebbe arrivare anche la conferma del finanziamento completo dei lavori.
Se tutto andrà bene (complice anche la mole burocratica per appaltare l'opera di questa arteria internazionale percorsa giornalmente da circa 13'000 automobili) il cantiere potrà aprire per il 2019.
CSI/sdr