Ticino e Grigioni

"Tante parole, pochi fatti"

Gli operai delle Officine auspicano che le promesse delle FFS diventino realtà

  • 10 dicembre 2015, 19:00
  • 7 giugno 2023, 15:57
Gli operai delle Officine chiedono rassicurazioni per il futuro

Gli operai delle Officine chiedono rassicurazioni per il futuro

  • ©Tipress

Tante promesse e molte parole: altro per ora non si è visto. E i lavoratori delle Officine FFS di Bellinzona sono sempre più scoraggiati anche se determinati ad ottener garanzie per il futuro. Dopo un mese di sciopero, nel 2008, un forte sostegno popolare, di dichiarazioni d’intenti da parte delle FFS, innumerevoli riunioni, la realtà, hanno affermato e ribadito gli operai in una conferenza stampa svoltasi oggi, giovedì, nel sito industriale, è fatta di riduzioni del volume di lavoro, del personale e degli spazi nello stabilimenti della Turrita. Durante l’incontro con i media si è sentita risuonare, ancora una volta, la parola “sciopero”.

Grazie all’azione di Consiglio di Stato e Parlamento, nel 2013 è stato possibile costituire il Centro di competenze in materia di trasporto e mobilità ferroviaria, Centro ufficialmente riconosciuto dal Gran Consiglio e dotato di 2 milioni di franchi.

Lo scorso anno, tramite un concorso pubblico, è stato nominato alla direzione l’ingegner Simone Bernasconi. Alla base delle attività del Centro di competenze stanno comunque sempre le Officine FFS di Bellinzona e l’impegno delle ferrovie a mantenerne l’operatività in modo da favorirne anche l’approccio la mercato. Questi aspetti sono stati ribaditi, ancora una volta, una decina di giorni fa alla direzione delle FFS.

Red.MM/CSI/Swing

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