Ticino e Grigioni

Tassa di collegamento, la strada è ancora in salita

Il compromesso promosso dal Governo che risparmierebbe i centri commerciali convince, per ora, solo il fronte rossoverde

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Piace solo al fronte rossoverde il compromesso sulla tassa di collegamento

Il Quotidiano 20.08.2024, 19:00

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Di: Quotidiano/RSI Info

È tornata nel vivo martedì l’attività del Parlamento ticinese e tra i primi dossier di cui si è occupata la Commissione della gestione e delle finanze c’è la tassa di collegamento. Il Governo vuole prelevarla dal 2025 unicamente alle aziende con più di 50 parcheggi e non ai centri commerciali. Un compromesso che, per ora, piace solo al fronte rossoverde: “È una tassa di collegamento migliorata che svolge comunque il suo ruolo, ovvero quello di fluidificare le colonne negli orari di punta, diminuendo i posteggi o sviluppando una mobilità alternativa aziendale”, dichiara alla RSI Samantha Bourgoin, granconsigliera dei Verdi, secondo cui anche altri schieramenti potranno presto essere convinti.

La Lega al momento non chiude la porta, PLR e Centro ne discuteranno a breve, mentre l’UDC conferma l’intenzione di cancellare la tassa, andando se necessario anche alle urne.

“I fronti sono abbastanza chiari e non mi pare che il controprogetto abbia cambiato sostanzialmente le posizioni” dichiara Bixio Caprara, presidente della Commissione della gestione, che però non vuole anticipare le posizioni dei gruppi che dovranno discutere e capire come vogliono posizionarsi. Riguardo alle tempistiche, invece, sottolinea che sono abbastanza ristretti anche se: “Non si pensa di andare a votare ancora entro la fine dell’anno, semmai si dovesse andare al voto”.

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