Un tassista milanese ha denunciato giovedì sul Corriere della Sera il comportamento scorretto di un agente della polizia cantonale durante un controllo avvenuto verso le 22.30 di domenica 3 aprile. Il blocco era all’interno della galleria Vedeggio-Cassarate.
Il taxi, con un cliente a bordo, proveniva da Milano ed era diretto a Pregassona e aveva il tassametro regolarmente in funzione. Dopo un controllo, l’agente ha sanzionato il tassista con una multa da 400 franchi per aver eseguito un trasporto di persone non autorizzato in Svizzera.
Alle proteste del guidatore l’agente ha risposto in malo modo: “Forse lei non ha capito, qui non siamo a Milano. Qui detto io quello che si fa!". E ancora: "Erano 400 franchi, ma spero sia il doppio o il triplo e questo signore, glielo dico io, va via in croce: 2016 anni fa un tizio veniva messo in croce, oggi lo metto in croce io un tizio", ha aggiunto l'agente, non pensando che nell’auto erano in funzione i microfoni di sicurezza. "Io non vado mai in dubbio, perché quando ho ragione, ho ragione", ha proseguito l'agente.
Visto il degenerare degli eventi, il cliente ha pagato subito la sanzione. "Quello di domenica era un normale controllo. Nella galleria erano presenti tre pattuglie", ha dichiarato alla RSI il portavoce della polizia cantonale Renato Pizolli, sottolineando che sono in corso accertamenti interni per chiarire quanto accaduto.
EnCa
Dal Quotidiano del 07.04.2016