Ticino e Grigioni

Teco Celio show a Locarno

Il vincitore del Premio Cinema Ticino senza peli sulla lingua tra aneddoti, battute e frecciate

  • 13 agosto 2015, 19:42
  • 7 giugno 2023, 11:39
Teco Celio al Pardo

Teco Celio al Pardo

  • rsi

Da Jean-Luc Godard a Nanni Moretti, passando per la Svizzera ed un duro attacco a Christoph Blocher: un Teco Celio in formissima - e senza peli sulla lingua - giovedì pomeriggio ha conquistato il parterre dello Spazio RSI al Festival di Locarno.

L'attore ticinese, che ora vive tra Romandia e Parigi, ha iniziato ricordando la difficoltà di far accettare alla famiglia e al papà Nello, consigliere federale, la sua volontà di fare l'attore comico: "A cinque anni mi hanno detto si, a dieci pure, ma a diciotto mi hanno mandato dallo psichiatra. Poi per fortuna sono partito per Parigi ed è andata bene".

"I film di Godard - ha poi ammesso - mi hanno sempre rotto le scatole e non ne ho mai visto uno fino alla fine. Perché non potrei dirlo? Ma ciò che è più grave è che questo signore ha fatto degli emuli che non hanno il suo talento".

In Habemus Papam ha lavorato con Moretti: "Nanni è un gran rompiscatole, con lui rifai 35 volte la stessa scena. Mi diceva: "Prendi questo oggetto con la destra". Poi diceva: "No cambiamo, prendilo con l'altra". E poi: "Noooo, non prenderlo". E io pensavo: " Ué, decidat adès però". Ma è un genio ed evidentemente sei talmente contento che ti fa lavorare che lo pensi, ma non glielo dici. Moretti, Rosi, Kieślowski, Bertolucci: i grandi registi sono degli orchi che piangono".

Poi, sulla Svizzera, ha tranciato, lapidario: "Il cinema è libertà, tolleranza e amore verso la gente senza discriminazioni di pelle, razza o religione. Qui in Svizzera invece c'è gente che appena qualcuno non è vestito come te... si arrabbiano. Gente che vorrebbe mettere il filo spinato tutto attorno al paese. E se sei in giro per il mondo ne hai un po' vergogna. Quando in Consiglio Federale c'era il tribuno di Zurigo mi dicevano: "Voi avete i nazisti in Governo". Ripeto: provi vergogna. Non c'è un paese dove si sta bene come in Svizzera: mangiarci il fegato perché qualcuno non è proprio come noi mi sembra proprio tempo perso".

joe.p.

I momenti salienti dell'incontro

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