Fatto di sangue, sabato sera, in centro a Lugano. Tutto è iniziato al Parco Ciani, dove un 21enne ha acquistato della cocaina da uno spacciatore kosovaro. A loro si è unito un terzo uomo, con il quale si sono poi recati in un bar vicino, dalle parti di Via Balestra.
I tre sono entrati nel locale e hanno ordinato da bere. La situazione sembrava tranquilla quando, al momento di andarsene, è nata una discussione sul conto, che nessuno voleva pagare.
La lite è proseguita all’esterno del ritrovo, degenerando rapidamente. Il giovane italiano (residente in Mesolcina) ha sferrato un pugno all’occhio di uno dei due. Quindi, con un cacciavite ha colpito più volte il kosovaro al fianco.
La vittima, subito ricoverata in ospedale, se l’è cavata senza grosse conseguenze. Il 21enne si è dato alla fuga, ma la polizia lo ha arrestato poco più tardi a Molino Nuovo, in Via Beltramina. Di qui l’avvio delle indagini, da cui è emerso che si trovava sotto l’effetto di alcol e stupefacenti.
L’imputato, difeso da Niccolò Giovanettina, ammette i fatti. Sostiene comunque di avere agito per difendersi dagli altri due. Contro di lui la procuratrice pubblica Marisa Alfier ipotizza le accuse di tentato omicidio e tentate lesioni gravi. La prima per le ferite inferte con il cacciavite; la seconda per il pugno.