Gli oltre 17'000 test a tappeto e test di conferma del coronavirus nei Grigioni hanno avuto un forte effetto: l'incidenza sull'arco di sette giorni è scesa del 73% e 192 persone positive - su un totale di oltre 15'000 partecipanti - hanno potuto essere isolate.
Nei test a tappeto condotti tra l'11 e il 18 dicembre erano emersi tassi di positività nettamente superiori alla media in sei comuni delle regioni di Maloja (che comprende Bregaglia ed Engadina Alta), Bernina (Val Poschiavo), Engadina Bassa e Val Monastero, ricordano le autorità grigionesi in un comunicato diramato in serata.
Di conseguenza sono stati effettuati 2'092 test di conferma nella Val Poschiavo e nei comuni di Samedan (Engadina Alta) e Samnaun (Engadina Bassa): 42 persone sono state identificate come portatori del virus e il tasso di positività sopra la media è stato convalidato. L'obiettivo principale dell'operazione, viene ricordato, era di rintracciare ed isolare celermente persone asintomatiche o presintomatiche.
Per le autorità la misura ha avuto un grande effetto: in una settimana l'incidenza sull'arco di sette giorni è scesa da 202 a 55 nuove infezioni, pari a una contrazione del 73%. La netta riduzione si spiega anche con la chiusura dei bar e ristoranti e con il fatto che le persone sintomatiche si sono sottoposte al test.
Per portare sotto controllo focolai già noti sono inoltre stati condotti anche diversi test su ampia scala, rintracciando dei contagiati in tre scuole a Bonaduz, Thusis e Untervaz così come in due alberghi di Arosa. Attraverso test nella cerchia famigliare di tali persone sono stati individuati e isolati altri positivi. Mentre un test aziendale presso 436 dipendenti della Ferrovia retica ha portato alla luce altri due casi.
A inizio gennaio il Cantone intende mettere in funzione nove centri di test regionali. L'obiettivo è di testare il numero maggiore possibile di persone in modo da identificare e isolare presto i contagiati.