Ticino e Grigioni

Ticiconsult, il settore fiduciario chiede chiarezza

L’associazione mantello ticinese ha chiesto un incontro urgente con l’Autorità di vigilanza, in seguito alla vicenda che ha coinvolto la società degli esponenti UDC Marco Chiesa e Piero Marchesi

  • 14 ottobre 2023, 21:41
  • 16 ottobre 2023, 10:20

Ticiconsult, il settore fiduciario chiede chiarezza

Telegiornale 15.10.2023, 16:29

Di: TG/RSI Info

Dopo la politica, anche il settore fiduciario ticinese chiede chiarezza in seguito alla vicenda della Ticiconsult: la fiduciaria di Marco Chiesa, presidente dell’UDC, e del compagno di partito Piero Marchesi che - stando a un’inchiesta del Tages Anzeiger – ha esercitato senza un fiduciario iscritto all’albo per 14 mesi.

Un comunicato diffuso dell’autorità di vigilanza e ripreso dai quotidiani sabato scorso ha creato incertezza nel settore, secondo la presidente della Federazione Ticinese delle Associazioni di Fiduciari (FTAF), Cristina Maderni, che alla RSI spiega: “Il settore è da sempre molto attento a quello che è l’attività abusiva in generale. Quindi, quando ci sono delle situazioni dubbie che ci vengono segnalate, in generale, vengono portate alla luce. Ovvio che quando ci sono dei comunicati che in qualche maniera vengono utilizzati o strumentalizzati o a noi non sembra più chiara la prassi, noi come rappresentanti dei nostri associati, dobbiamo di nuovo capire, anche per poi dare a loro le indicazioni.”

Per questo l’associazione ha chiesto un incontro urgente con l’autorità di Vigilanza per fare chiarezza. Al centro del dibattito, il ruolo che gli avvocati hanno nell’esercizio dell’attività di fiduciaria. Il caso è sorto perché nell’organico della Ticiconsult c’è un avvocato, il gran conigliere dell’UDC Pierluigi Pasi. Il difensore della Ticinconsult, Adriano Sala, aveva quindi dichiarato alla RSI che un avvocato basta per gestire una fiduciaria, perché, sostiene citando una sentenza del Tribunale federale, gli avvocati sono esenti dalla legge sui fiduciari.

Ma, puntualizza la FTAF, gli avvocati non possono esercitare al di fuori del proprio studio. “La sentenza del Tribunale federale del 2011, tra le altre cose, dice che occorre nondimeno che vi sia una relazione diretta con la professione dell’avvocato – spiega ancora Maderni –. Quindi, a noi è noto che la prassi adottata fino a oggi dall’autorità di vigilanza sia quella che è all’interno dell’uso dello studio legale”.

Gli avvocati possono, dunque, esercitare nel proprio studio ma devono inoltre sottostare a tutta una serie di altre condizioni. Maderni spiega ancora: “Ci sono degli avvocati tributaristi, specializzati anche nelle cause fiscali e questi sono regolarmente iscritti all’albo e hanno ottenuto la loro patente (di fiduciario, ndr.). Quindi nel caso operino per un’altra società con sede negli stessi uffici possono richiedere all’autorità una deroga”.

Ma questo non sarebbe il caso della Ticiconsult. “Diciamo che la Ticiconsult dal nostro punto di vista a un certo momento della sua vita era in una situazione dubbia, tant’è che lo abbiamo segnalato all’autorità (di vigilanza, ndr.), poi cosa è successo dopo non lo sappiamo. A noi resta qualche dubbio: direi che un avvocato non bastava”.

Da noi contattata, la vigilanza non ha risposto alle nostre domande. Ma risponderà - ci scrive - nelle sedi opportune a un’interpellanza dei Verdi Liberali a firma di Sara Beretta Piccoli e Massimo Mobiglia. Interpellanza dovrebbe essere evasa non prima di novembre.

E su questa vicenda, lo stesso Marco Chiesa ha affermato ai microfoni de Il Quotidiano di sentirsi tranquillo, e di aspettare con serenità la risposta all’atto parlamentare e di non avere nessun procedimento aperto.

Faccia a faccia tra Chiesa e Storni

Il Quotidiano 13.10.2023, 19:36

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