Attrattività fiscale per le persone fisiche, disponibilità di manodopera qualificata e accessibilità. Più che alla fiscalità per sé, le aziende valutano ormai i cantoni attraverso questi tre parametri. E il Ticino, assieme ai Grigioni, escono nuovamente con le ossa rotte dall'ultimo studio periodico del Credit Suisse (CS), che analizza la qualità della localizzazione delle varie regioni nell'ottica delle imprese.
Nella graduatoria svetta Zugo, seguito da Basilea Città, nonché, a una certa distanza, da Zurigo e Ginevra. In fondo ristagnano, nel medesimo ordine come nel 2022, il Ticino (23esimo), che sempre martedì ha però ottenuto un ottimo rating di solidità da Moody's, e i Grigioni (24esimo). Fanalini di coda Giura e Vallese.
I tagli alle imposte sulle società apportati negli ultimi anni sono già sfociati in minori differenze tra cantoni nella pressione fiscale per le persone giuridiche. Secondo gli esperti di CS è verosimile che dal 2024 l'aliquota fiscale minima al 15% prevista dall'OCSE per le aziende internazionali limiterà ulteriormente la concorrenza fiscale intercantonale. Le aziende considerano piuttosto i tre fattori citati all'inizio e Ticino e Grigioni da questo punto di vista, secondo gli esperti, hanno molto da recuperare.
Notiziario delle 15 del 04.07.2023
Notiziario 04.07.2023, 15:08
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