“Il canton Ticino ha già definito abbastanza bene che le prestazioni urgenti sono le prestazioni necessarie, e abbiamo ampliato il concetto di necessario anche alle malattie croniche”. Sono le parole di Paolo Beltraminelli all’indomani della decisione del Nazionale di fare in modo che siano i cantoni, e non le casse malati, a definire il concetto di urgenza medica. Una decisione presa per evitare casi come quello verificatosi a fine 2017 nei Grigioni, dove un uomo ammalato di AIDS morì dopo che la sua assicurazione si rifiutò di pagare l’assistenza medica poiché era finito sulla lista nera dei morosi in quanto non pagava i premi.
Le liste nere esistono da tempo anche in Ticino: “Sono parecchi anni che abbiamo questo sistema di gestire i morosi di cassa malati – spiega il consigliere di Stato alla RSI – ma soprattutto per fare pressione su chi non paga i premi affinché non diventi insolvente e spingerlo a riuscire a coprire i propri debiti. Le liste nere sono nate per questo, non certo per non fornire a chi non paga i premi le prestazioni sanitarie. Per una questione di parità di trattamento, tuttavia, se qualcuno non paga quello che è obbligatorio pagare, qualche conseguenza deve averla: laddove ci sono dei medicamenti non necessari deve pagarseli di tasca propria”.
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