Ticino e Grigioni

Ticino, sociopsichiatria senza la forza

La nuova pianificazione cantonale tiene conto della crescita dell'autismo e del disagio psichico tra gli anziani e abbandona la pratica della contenzione sui pazienti

  • 13 gennaio 2014, 18:49
  • 6 giugno 2023, 13:03
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La pianificazione sociopsichiatrica cantonale 2014-2017 e il relativo messaggio all'attenzione del Gran Consiglio sono stati presentati oggi, lunedì. Il documento strategico è stato reso noto con un anno di ritardo, il tempo che è servito per valutare le implicazioni finanziarie della strategia.

Tre elementi

Gli elementi principali che stanno alla base della nuova visione sono tre: il disagio psichico fra la popolazione anziana, che continua a crescere; l'emergere del fenomeno dei bambini autistici e l'estensione della collaborazione con l'ente ospedaliero cantonale per la presa a carico dei minorenni. Quest'ultimi non possono essere internati nella clinica psichiatrica.

L'attenzione alle conseguenze psichiche della precarizzazione del mercato del lavoro resta alta. I posti letto rimarranno invariati e si darà più importanza ai servizi ambulatoriali.

Abbandonata la contenzione

La contenzione, ovvero l’intervento coercitivo che un tempo riguardava fino al 25% dei pazienti, è invece abbandonata. "La presa a carico è cambiata. In Ticino abbiamo fatto un eccellente lavoro per ridurre le persone toccate da questa pratica" ha spiegato Rafael Traber, direttore medico della clinica psichiatrica cantonale, ai colleghi delle Cronache della Svizzera italiana.

CSI/Da.Pa.

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  • Il servizio di Furio Ghielmini

    RSI Info 13.01.2014, 19:07

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