"Il terreno è molto fertile. Non mancheranno nuove indagini che riguarderanno il Ticino". Non ha dubbi il sostituto procuratore della direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, Antonio De Bernardo, interpellato sui legami tra la 'ndrangheta e il cantone.
Nei giorni scorsi sui quotidiani ticinesi sono apparse notizie di connessioni tra attività criminali e il Ticino. Stavolta si tratta di un impressionante traffico di cocaina dal Sud America all'Italia scoperto dagli investigatori calabresi, con un bellinzonese e un asconese tra i presunti protagonisti.
Non è che l'ultimo dei casi in cui la malavita organizzata italiana traccia geografie in Svizzera. "Da parecchi anni emergono rapporti tra la 'ndragheta calabrese e soggetti svizzeri, sia per questioni di riciclaggio, che di traffico di armi e di droga", prosegue De Bernardo. "Ma dietro al singolo traffico, si nasconde certamente qualcosa di più strutturato", aggiunge.
"Io sono un sostenitore della creazione di una procura internazionale, questo perché la 'ndrangheta ormai lo è. E se non lo saremo anche noi, arriveremo sempre in ritardo", conclude.
Francesca Torrani/redMM
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