Uno scenario di conflitto a fuoco in città con dei terroristi che hanno degli esplosivi è una situazione a cui le cosiddette "teste di cuoio" svizzere si preparano da molto tempo. A dirlo è il tenente Andrea Cucchiaro, responsabile del reparto interventi speciali della polizia cantonale ticinese, raggiunto dalle Cronache della Svizzera italiana dopo quanto successo a Ginevra, in stato di allerta dopo la segnalazione della presenza di terroristi legati all'autoproclamato Stato Islamico. Per ora, spiega Cucchiaro, dalla città sul Lemano non è giunta ancora nessuna richiesta di aiuto. "Ma siamo pronti", ha detto.
Ogni settimana ci si prepara al peggio
Il Ticino è uno dei cantoni in cui i corpi speciali sono maggiormente formati: settimanalmente una ventina di poliziotti effettua esercitazioni pratiche e durante l'anno partecipa a un programma ad hoc europeo. Ogni cantone ha il suo reparto specializzato ma i contatti fra le diverse realtà sono frequenti al fine di mantenere uno standard nazionale di collaborazione.
Le simulazioni messe in atto per formare le cosiddette "teste di cuoio" vanno dalla presa di ostaggi al dirottamento di un aereo fino a situazioni di scontri armati.
RG/ZZ