Ticino e Grigioni

Tracciamento per la seconda ondata

Anche in Ticino la strategia del dopo lockdown prevede un ritorno alla raccolta di informazioni dettagliate sui nuovi contagiati

  • 18 aprile 2020, 22:38
  • 22 novembre, 19:31
02:30

Il servizio di Amanda Pfaendler nelle CSI del 18.04.20

RSI Info 18.04.2020, 21:40

  • Ti Press
Di: CSI/RG/mpe 

Con la fine del lockdown e con le attività economiche che nei prossimi giorni riprenderenno gradualmente, Confederazione e cantoni si ripromettono di tornare a tracciare i contagiati della seconda ondata del Coronavirus. Solo così spiega il medico cantonale ticinese Giorgio Merlani al microfono RSI di Amanda Pfaendler, sarà possibile individuare immediatamente sia i nuovi focolai del COVID-19, sia gli ambiti professionali e non il domicilio dei malati, verso i quali decretare nuove chiusure.

Da tenere in considerazione poi, c'è anche la questione dell'errore statistico. E i 3'000 casi di contagio noti oggi in Ticino, a fronte di una popolazione di 340'000 abitanti - spiega il Dr. Merlani - sono numeri decisamente troppo bassi. In queste condizioni basta un medico che esegua più tamponi di quanto prevedono le indicazioni federali per ottenere una serie di dati difficili da analizzare.

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Le spiegazioni del Dr.Merlani nell'RG delle 18.30 del 18.04.20

RSI Info 18.04.2020, 22:21

Per coordinare meglio le diverse riaperture in ambito economico, spiega il medico cantonale ticinese, bisognerà individuare anche la presenza di anticorpi nella popolazione che, in base alle nostre stime, è stata contagiata dal virus nella misura del 10%. Alcuni studi su questo aspetto sono già in corso, altri stanno per partire.

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Covid 19: si torna a tracciare

Il Quotidiano 18.04.2020, 21:00

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