Ticino e Grigioni

Traffico di migranti con base a Lugano

Tre iracheni rinviati a giudizio. Avrebbero trasportato 243 clandestini sull’asse Italia-Ticino-Germania. Usato anche un appartamento di Paradiso.

  • 3 marzo 2023, 18:28
  • 20 novembre, 11:49
02:33

Smantellato traffico di migranti

Il Quotidiano 03.03.2023, 19:00

  • tipress
Di: Francesco Lepori 

Sono impressionanti le cifre del traffico di migranti che il ministero pubblico – si è appreso venerdì – ha smantellato l’estate scorsa sull’asse Italia-Ticino-Germania. In soli due mesi e mezzo, tra il 6 luglio e il 20 settembre scorso, da Lugano sarebbero transitati qualcosa come 243 clandestini. Ben 82 i trasporti compiuti dai membri dell’organizzazione. Tra loro tre cittadini iracheni, che in febbraio la procuratrice pubblica Chiara Buzzi ha rinviato a giudizio.

Le rotte

Le vittime, partite dal Medio Oriente, arrivavano a Varese. L’imputato principale le caricava, a piccoli gruppi, su veicoli a lui in uso, per portarle in Ticino passando dai valichi non presidiati. Tre, poi, le opzioni possibili. A volte il viaggio proseguiva direttamente verso la destinazione finale. A volte i migranti venivano invece lasciati alla stazione di Lugano, dove prendevano il treno. Altre ancora sostavano a Lugano, in attesa di essere ripresi in consegna. E questo anche fermandosi in un appartamento di Paradiso, messo a disposizione dal secondo imputato.

I prezzi

Il tutto a prezzi esorbitanti: 900 euro a testa per il tragitto Italia-Germania; almeno 250 per la tratta Varese-Lugano; almeno 200 per quella da Lugano in avanti. Il 46enne iracheno che si occupava del trasporto avrebbe guadagnato almeno 77'000 franchi. Il coetaneo che affittava l’alloggio almeno 8'900 euro.

Le accuse

Alla sbarra - come detto - finirà pure una terza persona, di 39 anni. Come gli altri si trova tuttora in carcere, ma per una serie di addebiti meno pesanti. Davanti alla Corte delle Assise criminali, che sarà presieduta dal giudice Amos Pagnamenta, il terzetto dovrà rispondere, in via principale, dei reati di usura aggravata e di incitazione (sempre aggravata) all’entrata, alla partenza o al soggiorno illegale.

I due 46enni sono accusati inoltre di avere percepito indebitamente delle prestazioni sociali. Il primo circa 142mila franchi tra Ufficio invalidità e Cassa cantonale di compensazione. Il secondo quasi 7mila dall’assistenza. Il procedimento a carico di altri indagati è stato disgiunto.

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