AlpTransit ha presentato opposizione al progetto di tram-treno del Luganese. In tutto i ricorsi sono ben 127 e, lo si è scoperto ieri a mezzo stampa, tra gli oppositori figura anche il comune di Bioggio, che si è comunque affrettato a precisare che sostiene il progetto e che le criticità riguardano principalmente l'ubicazione del park&ride, e quello della Società ticinese per l'Arte e la Natura (STAN).
Oggi il nuovo tassello: l'opposizione è in riferimento al deposito del materiale di scavo della galleria sotto Breganzona previsto a Sigirino. Il Cantone aveva infatti inizialmente incassato la disponibilità da AlpTransit, ma si trattava di un contratto preliminare e la società si riservava la firma definitiva, mentre a Bellinzona lo si è dato per definitivo.
Da qui l'opposizione cautelativa inoltrata sul progetto, chiarendo nero su bianco che "la cessione e la modalità di passaggio di proprietà dei terreni, così come la ripresa degli oneri, non sono ancora state regolamentate nello specifico in una convenzione definitiva".
Ma l'accordo preliminare è ancora valido? Nessuna risposta da parte del dipartimento del territorio. AlpTransit ha invece precisato che il Cantone ha sì rinnovato l'interesse per la deponia di Sigirino, ma nessuna convenzione definitiva è ancora stata siglata. E il materiale - spiega Alptransit nell'opposizione - non potrebbe comunque defluire verso il deposito di Sigirino prima del dicembre 2021 e non già nel 2020 come previsto nei piani cantonali.
Non solo inerti, il caso Park&ride a Bioggio
Non sono gli inerti, c'è anche il park&ride che invece scontenta il Municipio di Bioggio che ha a sua volta presentato opposizione, come anticipato ieri da ticinonline. Il sindaco Eolo Alberti ai microfoni RSI ha comunque voluto ribadire il suo appoggio al progetto: "Vogliamo solo far ottimizzare la posizione del parcheggio, in modo che non vada a collidere con la futura circonvallazione".