Tre persone, un 62enne italiano residente in Italia e uno svizzero e un secondo cittadino italiano (entrambi 68enni) residenti in Svizzera, sono state arrestate mercoledì dalla polizia cantonale in quanto sospettate di aver ventilato a numerosi imprenditori italiani l’accesso a ingenti finanziamenti in realtà inesistenti.
Tramite società a loro riconducibili, i tre prospettavano facili sostegni economici e per questo chiedevano il pagamento anticipato di denaro. L’inchiesta coordinata dal procuratore pubblico Andrea Balerna segnala nei loro confronti le ipotesi di reato di truffa, riciclaggio di denaro, falsità in documenti ed esercizio abusivo della professione di fiduciario.
EnCa
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