Sono stati completati i lavori strutturali per la sopraelevazione del Cardiocentro, al quale sono stati aggiunti tre piani: due dedicati interamente ai degenti e l’ultimo ai servizi di ristorazione, per una spesa totale di 30 milioni. All’ampliamento seguirà, nel prossimo futuro, la costruzione di una piastra tecnica dedicata alla chirurgia.
Un progetto necessario per far fronte alle crescenti esigenze sanitarie del territorio e per permettere il futuro rinnovamento della torre dell’Ospedale Civico. Un aumento della capacità di accoglienza necessaria per rispondere all’evoluzione delle dinamiche ospedaliere.
“La crescente domanda di spazi, riferiti proprio alla concentrazione di specialità che vanno oltre la parte specifica del cuore, ha fatto sì che il progetto della sopraelevazione del Cardiocentro potesse prendere avvio”, spiega il direttore del Cardiocentro Massimo Manserra ai microfoni della RSI. “Grazie anche al fatto che dal 2021, con l’integrazione dell’istituto all’interno dell’Ente ospedaliero cantonale, si è potuto dare avvio a questa progettualità dell’istituto cuore, vasi e polmone”.
I lavori, iniziati nel 2022, dovrebbero terminare entro fine 2025. La necessità di non disturbare i pazienti ed i lavoratori presenti nella struttura ha reso questo cantiere particolarmente complesso, problema che non ha però impedito al progetto di procedere spedito. “A oggi possiamo dire che siamo nei tempi”, prosegue Manserra. “Nonostante i prevedibili imprevisti che qualche cantiere comporta, va detto che grazie alle maestranze e alla direzione lavori si sta facendo un gran lavoro per rispettare i tempi”.
L’opera si situa in un contesto di forte collaborazione con l’Ospedale Civico, sia da un punto di vista medico che strutturale. “Questo innalzamento del Cardiocentro sarà un tampone molto importante”, aggiunge il direttore generale dell’EOC Glauco Martinetti, “perché andremo nei prossimi anni a svuotare piano per piano il Civico e quindi avevamo bisogno di questa volumetria proprio per permettere questi lavori”.
Un investimento “fondamentale”
L’ampliamento si inserisce in una tendenza nazionale di rinnovamento delle strutture ospedaliere, necessario per rispondere all’aumento dell’utenza e al rapido progresso tecnologico. Un investimento “fondamentale”, afferma il Consigliere di Stato Raffaele de Rosa, “perché permette di migliorare ulteriormente la qualità delle cure e un’assistenza, un accompagnamento, una cura dei nostri pazienti all’avanguardia. In spazi moderni e accoglienti, sia per il personale curante sia per i pazienti stessi e i loro familiari”.