Trincea di Massagno, si va al voto

A Massagno la votazione sulla convenzione per la pianificazione intercomunale (Massagno-Lugano) del comparto della trincea ferroviaria si farà, come previsto il 18 maggio. Il TRAM, il Tribunale cantonale amministrativo, ha infatti respinto mercoledì l’ennesimo ricorso (il settimo) presentato da uno dei firmatari del referendum sul materiale di voto distribuito alla popolazione.

Secondo il TRAM, “la futura pianificazione del comparto non riguarderà in nessun modo la creazione di un nuovo asse di penetrazione nella città di Lugano”. Questa è una delle affermazioni di maggior peso contenute nella sentenza e relativa a uno dei punti sollevati dal ricorso. Tuttavia, è stato respinto poiché tale aspetto è stato ritenuto infondato.

Si tratta di una dichiarazione importante, in quanto riguarda anche una delle tematiche evidenziate dai referendisti, secondo i quali il testo della convenzione non fa chiarezza a sufficienza in merito all'eventualità di un nuovo percorso alternativo.

Sulla convenzione si voterà perciò il 18 maggio, che è già stata oggetto in passato di diversi ricorsi. Due ne contestavano la prima stesura approvata dal Consiglio comunale di Massagno e furono inviati uno al Consiglio di Stato, e l'altro al TRAM, ma furono entrambi respinti. Successivamente, dopo che il testo era stato rivotato dal Legislativo con le modifiche apportate al testo dal Consiglio comunale di Lugano, si erano concretizzati stati altri tre ricorsi, due respinti da Consiglio di Stato e TRAM e uno giudicato inammissibile dal Tribunale Federale.

A questi ricorsi sulla convenzione si sono poi aggiunti i due relativi al materiale di voto, oltre a quello respinto ora dal TRAM. Ma ce n'era stato un altro ancora, parzialmente accolto, che aveva portato a posticipare la consultazione inizialmente prevista il 9 febbraio scorso al 18 maggio. Quella in programma tra dieci giorni è una votazione attesa anche dalla SUPSI, che sulla copertura della trincea ferroviaria prevede la realizzazione del campus per la sua nuova sede scolastica, e dalle FFS, che già stanno approfondendo i progetti in tal senso.

Red. MM/CSI/EnCa/Alberto Tettamanti