Sarebbe una signora di 67 anni originaria di Pesaro, che vive soprattutto in Spagna e Francia e ultimamente spesso anche in Italia e in Svizzera la proprietaria del ritratto di Isabella d’Este sequestrato martedì a Lugano. La donna, che ultimamente passava diverso tempo in un comune vicino a Lugano, ha ricevuto il dipinto, attribuito a Leonardo da Vinci, in regalo dal padre. Lo ha confermato alla RSI il suo attuale legale Achille Castignani.
La vicenda ha inizio nell’agosto del 2013. Poco prima del confine italo-svizzero il suo legale di allora viene controllato dalla polizia ferroviaria e trovato in possesso di una lettera che lo incarica di vendere la tela. Segue un interrogatorio del legale dal quale emerge il caveau ticinese che custodiva il quadro. Convinti che fosse stato esportato illegalmente gli inquirenti italiani chiedono per rogatoria che venga sequestrato. Nell’ottobre del 2014 la 67enne viene interrogata, ma gli inquirenti non le credono.
Venuti a conoscenza che il quadro stava per essere venduto per 120 milioni di Euro – stando a informazioni in possesso della RSI a acquirenti arabi – scatta il blitz con decine di perquisizioni. Una di queste è avvenuta nella residenza pesarese della 67enne, che è una delle 70 persone indagate per la vicenda.
Secondo il legale della proprietaria, il dipinto è in Svizzera dal 1920 e non sarebbe quindi mai stato esportato illegalmente. Ne esisterebbe inoltre una copia, fatta fare dal padre e pure conservata in territorio elvetico.
CSI/Red. MM
Dal Quotidiano:
11.02.2015: Nuovi elementi sul sequestro del dipinto di Leonardo
RSI Info 11.02.2015, 20:10
Prima Pagina del 11.02.15; il servizio di Pervin Kavakcioglu
RSI Info 11.02.2015, 13:05
RG delle 12.30 dell'11.02.15; il servizio di Pervin Kavakcioglu
RSI Info 11.02.2015, 13:46
CSI 18.00 dell'11/02/2015 - ll servizio di Romina Lara
RSI Info 11.02.2015, 19:06