La Sezione analisi tracce informatiche della polizia cantonale ticinese (SATI) – quella che in sostanza si occupa di perseguire i reati commessi tramite strumenti informatici – ha avuto parecchio da fare lo scorso anno e i numeri forniti oggi, venerdì, nel comunicato relativo all’attività 2022 parlano chiaro: 31 inchieste (36 nel 2021), 101 perquisizioni in supporto ad altri servizi (72 l’anno prima), 1'026 analisi informatico forensi eseguite (1'095), 49 analisi criminali operative elaborate (45), nonché 25 collaborazioni in ricerche d’urgenza (27). Inoltre, la SATI ha fornito supporto nell’ambito delle inchieste classiche in cui vi erano però componenti informatiche in gioco.
A tenere occupata la sezione, sono state soprattutto le truffe cosiddette Business Email Compromise – ovvero perpetrate da chi riesce a entrare in una casella di posta elettronica (solitamente aziendale) carpendo poi informazioni che verranno usate, spacciandosi per creditori o manager, per farsi accreditare somme di denaro in modo fraudolento – e i ransomware: attacchi mirati a bloccare contenuti informatici per poi chiedere un riscatto in cambio dello sblocco.
Proprio poiché i “cyber-rischi” e i “cyber-reati” sono in continuo aumento, è stato deciso un rafforzamento della stessa SATI, nella quale, si legge nel comunicato, verranno inserite “figure professionali specialistiche”.
Dal Ticino i segnali non autorizzati di Sky e Dazn
Uno dei casi sui quali è intervenuta la SATI nel 2022 concerne una ditta del Sopraceneri, che si è vista sequestrare alcuni server, nonché materiale per l’acquisizione e la distribuzione non autorizzata si segnali IPTV, tra i quali Sky e Dazn.
I bilanci di altre sezioni