Nuovi casi di truffa via mail, dopo quella di un milione di franchi di cui la RSI ha riferito all’inizio del mese di agosto.
Negli ultimi 9 mesi gli inquirenti ticinesi sono stati allertati una dozzina di volte per reati analoghi. La cifra complessiva raggiunge i 6 milioni di franchi.
Il dossier sul tavolo della magistratura con la somma truffata più consistente sfiori i 3 milioni di franchi.
Solitamente questi hacker sono sempre più organizzati e ricorrono alle ultime frontiere della tecnologia. Si prendono inoltre il tempo per studiare la propria vittima e poi, in gran velocità, come detto, colpiscono. Le vittime sono pescate a caso su internet. A queste viene rubato tutto: identità, modi di fare, di comunicare e soprattutto, i conti bancari.
Per gli inquirenti, risalire agli autori risulta difficile perché, in sostanza i "cattivi" - se così possiamo chiamarli, visto che al momento restano ancora sconosciuti, dopo aver risucchiato tutte le informazioni possibili, mandano un mail alla banca o al gestore della vittima chiedendo un pagamento immediato su un conto, di norma in paesi con le quali la svizzera non ha convenzioni, come il Vietnam, il Laos, Bangkok. Si tratta di conti che vengono aperti appositamente per ricevere il denaro e che poi vengono immediatamente chiusi.
CSI/Red MM
QUOTIDIANO DEL 11.08.2014: "TRUFFA INFORMATICA" DI PATRIZIA PETER
RSI Info 11.08.2014, 20:02