Il periodo di Pasqua corrisponde a una prima invasione turistica, soprattutto nel Locarnese, come dimostrano la lunga fila di automobili che venerdì ha interessato il Piano di Magadino o la lunga coda che sempre ieri bisognava affrontare per salire sul battello diretto in Gambarogno come pure i molti passanti sul lungolago. Pasqua fornisce inoltre le prime indicazioni sull’andamento dell’intera stagione turistica e gli operatori su questo fronte non hanno che da sorridere: Ascona e Locarno in questi giorni registrano infatti praticamente il tutto esaurito e tutto il Locarnese si conferma la scelta numero uno.
“Sì, sta andando molto bene: il tempo ci aiuta e abbiamo strutture riservate nel distretto all’80%, con Locarno e Ascona che la fanno da padrone, ma le valli si difendono molto bene”, spiega Massimo Perucchi, presidente di HotellerieSuisse Sopraceneri. “Il Gambarogno è abbastanza pieno e anche la zona di Brissago è ben frequentata anche quest’anno”, aggiunge.
Tuttavia, i turisti in Ticino sono leggermente in calo questo fine settimana rispetto allo scorso anno. “L’anno scorso è stato eccezionale – ricorda però Angelo Trotta, riferendosi all’esplosione del turismo interno a causa della pandemia –, mentre due anni fa era tutto chiuso. Quest’anno siamo quasi ai livelli del 2021: alberghi, campeggi e case di vacanza sono pieni”.
Inoltre, molti turisti d’oltralpe non si fermano a dormire e - complici le temperature quasi estive - optano per gite d’un giorno in Ticino.
Una Pasqua estiva
Il Quotidiano 15.04.2022, 21:00
Il forte afflusso di turisti diretti in Ticino ma anche in Italia, si traduce però in lunghissime colonne al San Gottardo, colonne che venerdì hanno superato i 20 chilometri al portale nord della galleria.
Traffico da record al San Gottardo
Il Quotidiano 15.04.2022, 21:00