Ticino e Grigioni

Turismo natalizio a due velocità in Ticino

Alberghi pieni più del solito a Lugano, anche grazie agli eventi, mentre sono poche le strutture rimaste aperte sul Verbano

  • 29 dicembre 2022, 05:53
  • 20 novembre, 14:07
00:23

Turismo natalizio a due velocità

Il Quotidiano 28.12.2022, 20:00

Di: Quotidiano/Red.MM 

Il Ticino si conferma sempre più una meta per le feste a due velocità. Mentre sul Ceresio l'offerta natalizia fa registrare numeri in crescita (i livelli di occupazione a Lugano sono superiori a prima della pandemia) sul Verbano il turismo, da sempre prettamente legato alla bella stagione, in inverno va tradizionalmente un po' in vacanza.

A Lugano, negli alberghi cittadini “in questi giorni si sta raggiungendo e a volte si supera il 50% di occupazione – spiega Lorenzo Pianezzi, presidente di Hotellerie Suisse Ticino –. È un’occupazione abbastanza alta, ma parliamo solo degli alberghi del centro: appena fuori i numeri sono inferiori”.

Sul Verbano la realtà è invece ben diversa. Pochi alberghi sono rimasti aperti, come avviene ogni anno, ma quei pochi “hanno lavorato abbastanza bene – afferma Max Perucchi, vicepresidente di Hotellerie Suisse Ticino – anche se forse ci si aspettava qualcosa in più; siamo sul 40% di occupazione media circa”.

Dal Sopra al Sottoceneri le cifre cambiano nonostante la tipologia di turisti per le feste sia tutto sommato simile: tedeschi e svizzero tedeschi la fanno da padroni, soprattutto i proprietari di case e appartamenti di vacanza. A Lugano si aggiungono però qualche straniero in più e un'importante presenza di visitatori italiani, soprattutto a Capodanno. A influire maggiormente sembrano essere la dimensione più urbana e le sue iniziative natalizie.

“Il Luganese si è mosso in questo senso già da un po’ e probabilmente ora sta raccogliendo i frutti, ma lo vedremo a bocce ferme, – continua Pianezzi – e questo sicuramente aiuta gli albergatori a far fronte al meglio ai costi aumentati. Al momento però il prezzo per le stanze non è cresciuto: stiamo mantenendo delle cifre normali anche perché il periodo non incita a un aumento dei prezzi, ma incita comunque il turista a visitare il Luganese”.

Un quadro che ha spinto a chiedere maggiore promozione delle destinazioni ticinesi durante feste, anche per far lavorare gli albergatori permettendo loro di pagare le bollette in arrivo. Difficoltà economiche all'orizzonte per il settore, ma anche per i suoi ospiti. Le attuali cifre sotto le aspettative mostrerebbero infatti già un'attenzione maggiore alle spese.

“Paragonando agli anni passati, si potrebbe dire che a causa della crisi gli svizzeri sono rimasti di più a casa”, conclude Perucchi, “tuttavia abbiamo pure visto che gli aeroporti sono stati presi d’assalto: tante persone sono quindi andate all’estero, spesso a sud, forse con l’idea di spender di meno per le vacanze”.

La speranza, quindi, è che il peso della crisi si affievolisca durante l'anno e che il suo impatto venga mitigato da una bella stagione.

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