La parola passa alla difesa oggi, venerdì, al processo riguardante l'incidente che sette anni fa costò la vita a un minatore nel cantiere AlpTransit di Sigirino. Giovedì il Ministero pubblico ha chiesto una pena pecuniaria, in aliquote giornaliere, per i tre imputati. Il compito di commisurarla è stato lasciato alla corte presieduta dal giudice Mauro Ermani.
"Tutti e tre conoscevano la situazione di pericolo nel cantiere – ha sostenuto il procuratore generale John Noseda durante la sua requisitoria –, le norme di sicurezza venivano violate per diverse ragione: vuoi perché i vari gruppi si facevano concorrenza, vuoi perché gli operai volevano farsi notare dai superiori".
Noseda ha inoltre ricordato che conta poco dire che il mancato rispetto delle prescrizioni di sicurezza sui cantieri sia cosa nota: "Il fatto che così fanno tutti non funziona", ha ribadito. L'avvocatessa Sandra Xavier, che rappresenta i famigliari della vittima, ha sottolineato che: "Pensava di venire a lavorare in uno dei cantieri più sicuri del mondo". La sentenza sarà notificata nelle prossime settimane, sicuramente prima del 20 settembre quando il reato cadrebbe in prescrizione.
NOT/MABO
NOT delle 06.00 del 18.08.17 – servizio di Andrea Netzer
RSI Info 18.08.2017, 08:57
Contenuto audio