Le reazioni dei politici ticinesi al trionfo del candidato repubblicano Donald Trump contro quello democratico Hillary Clinton nella corsa alla Casa Bianca stamane non si sono fatte attendere sui social. Eccone alcune, significative: da destra come da sinistra.
"La vittoria della classe media contro l'establishment e contro la globalizzazione", Boris Bignasca (Lega).
"La vittoria di Trump è la rivolta della classe media, della "gente comune", contro le élite, i "poteri forti", la stampa di regime, gli spalancatori di frontiere, gli intellettualini con la puzza sotto il naso. Come la Brexit. Come il 9 febbraio", Lorenzo Quadri (Lega).
"La frase tipo degli autori dei sondaggi: je me suis Trumpé", Giovanna Viscardi (PLR).
"Sorpresona: Trump. In politica nulla è scontato", Fabio Schnellmann (PLR).
"Make America great again? L'anti-establishment diventa establishment. Storia che abbiamo già visto altrove? Tra quattro anni tireranno le somme anche loro", Simone Ghisla (PPD).
"Preferire un uomo nazista ad una donna. Allora è vero che in 60 anni si dimentica la storia", Sara Beretta Piccoli (PPD).
"Se Trump farà alcune cose promesse in campagna elettorale c’è da avere paura, se non lo farà sarà l’ennesima presa in giro degli elettori che credono ancora alla favola del miliardario emblema della lotta al sistema", Manuele Bertoli (PS).
"Per il mondo forse siamo davanti ad una possibile Trumpgedia", Henrik Bang (PS).
"In politica tutto è possibile, questo è il bello! Gli ambienti economici, le lobby, i poteri forti e le caste americane sonoramente sconfitte dall'uragano Trump", Piero Marchesi (UDC).
"Yes we Trump", Lara Filippini (UDC).
"La parte migliore dell'America riscoprirà la forza di un movimento d'opposizione come ai tempi della lotta per i diritti civili e della guerra in Vietnam?", Michela Delco Petralli (Verdi).
"Stringiamoci tra di noi fratelli e sorelle in quest'epoca folle", Claudia Crivelli Barella (Verdi).
"Complimenti alla sinistra imborghesita per l'ennesimo capolavoro. Si torni a fare la sinistra invece di insultare gli elettori", Massimiliano Ay (MPC-PC).
"Gli USA hanno scelto il loro presidente. Sorpresa? Anche un basta alle grandi famiglie", Germano Mattei (Montagna Viva).
joe.p.
Elezioni americane - Il vincitore
Telegiornale 09.11.2016, 07:00