La comunità tariffale Arcobaleno ha compiuto proprio oggi, venerdì, i suoi "primi" 25 anni. La sua attività iniziò infatti il 1° luglio del 1997. Da allora essa è a fianco dell'utenza ticinese e del Moesano, per consentirle di muoversi su tutto il territorio attraverso i mezzi pubblici, in maniera comoda e nel rispetto dell'ambiente.
Quello celebrato oggi è un traguardo senz'altro significativo. E in tutti questi anni il settore del trasporto pubblico non ha mai smesso di crescere: basti pensare all'estensione dell'offerta, alla nascita di Tilo e al potenziamento generale della rete con l'apertura a fine 2020 della galleria ferroviaria di base del Ceneri.
Walter Finkbohner, che 25 anni fa era direttore regionale delle FFS, rammenta che all'epoca il progetto poteva apparire azzardato. "Sapevamo che era un prodotto buono. Però a suo tempo in Ticino la gente pensava alla macchina", rammenta, sottolineando quindi lo slancio dei promotori e il fatto che "siamo stati fra i primi in Svizzera".
Ma come si articola l'assetto della comunità? I pilastri sono tre, indica Martino Colombo, direttore della Divisione sviluppo territoriale e mobilità del canton Ticino: "C'è l'offerta di trasporto pubblico intesa sostanzialmente" in termini di orari; "c'è il discorso delle infrastrutture, quindi le stazioni, i mezzi di trasporto, i posteggi di interscambio" e via dicendo; e naturalmente "la tariffa, che l'utente si aspetta che sia semplice e che sia anche conveniente".
L'offerta comprende abbonamenti, biglietti e titoli di trasporto transfrontalieri. Le tariffe ticinesi sono sempre fra le più basse in Svizzera. C'è però chi sostiene che l'abbonamento annuale sia comunque caro. "1'890 franchi per un adulto, per girare in tutto il canton Ticino per 12 mesi - che paga oltretutto 9 - direi che veramente è un prezzo abbordabile", replica Roberta Cattaneo, presidente della commissione della gestione della comunità tariffale. Cantone e comuni, sottolinea quindi Colombo, pagano anche una parte di quella che sarebbe la tariffa normale: "qui stiamo parlando di 10 milioni di franchi all'anno, proprio per tener le tariffe basse".
Dopo un 2020 segnato dai gravi effetti della crisi pandemica sui trasporti pubblici, il 2021 è stato all'insegna di una rilevante crescita del volume d'affari: "L'abbiamo chiuso con 63 milioni di ricavi d'incasso", indica Roberta Cattaneo, aggiungendo che anche il 2022 sta riservando alla comunità molte soddisfazioni: nei "primi 4 mesi dell'anno, +24 milioni" di franchi, sottolinea. "La gente sta ritornando sui treni, sugli autobus, sui tram. È quindi importante continuare così".