Il Parlamento grigionese uscito dalle urne domenica è unanimemente ritenuto più equilibrato rispetto a quelli del passato. Un'annotazione che vale in primo luogo per la sua composizione partitica, decisamente molto più vicina alla reale sensibilità dimostrata dagli elettori in occasione delle elezioni e delle votazioni federali. Ma è più vicino alla società anche per quanto riguarda il genere e l’età degli eletti.
I nuovi equilibri grigionesi
Il Quotidiano 16.05.2022, 21:00
Fino a domenica l’orientamento politico del corpo elettorale contava piuttosto poco, dato il metodo maggioritario, incentrato sui singoli candidati. In particolare nei circondari elettorali più piccoli (quelli che hanno un solo rappresentante a Coira) a pesare era quasi unicamente la notorietà del politico di punta che, quasi sempre, faceva parte dei maggiori partiti storici.
Il passaggio al sistema biproporzionale ha imposto l’adozione di liste ufficiali a livello cantonale, permettendo l’emergere di nuovi profili, data la necessità per tutti i partiti di presentare il maggior numero possibile di candidati (fino a 120) per non perdere voti (magari ininfluenti a livello di circolo, ma fondamentali a livello cantonale). Oggi nessun partito gode più di un numero di rappresentanti tali da poter imporre la propria linea all’insieme del Parlamento. Con 34 eletti l’Alleanza del Centro ha sempre la frazione più numerosa, ma per raggiungere una maggioranza deve per forza allearsi o con il PLR o con il PS che hanno entrambi 27 eletti. Ma non si è neppure determinata una frammentazione che rischia di rendere complicati i rapporti con il Consiglio di Stato. I gruppi delle forze di Governo contano ancora 88 seggi (esclusi i 25 UDC e i 7 PVL).
Della nuova formula hanno approfittato i giovani e le donne. La rappresentanza femminile, storicamente molto debole nei Grigioni, è cresciuta. Le elette nel Parlamento del 2018 erano 24, il 20%. Quattro anni dopo sono passate a 40, pari al 33%. Una proporzione leggermente superiore a quella del numero delle candidate (erano 154 su un totale di 491). Le donne grigionesi domenica hanno inoltre potuto anche festeggiare l'entrata di Carmelia Maissen nel Governo che si insedierà il prossimo 1° gennaio.
Elezioni grigionesi: 154 candidate su 491
Il Quotidiano 23.03.2022, 20:00
L'età media al momento dell’entrata in carica del nuovo Gran Consiglio (il primo giorno della sessione del prossimo agosto) sarà di 50 anni. Non sono stati eletti i candidati neomaggiorenni, ma 5 deputati hanno tra i 25 e i 30 anni. Guardando alle classi d’età il nuovo Parlamento presenta un notevole equilibrio: un terzo dei granconsiglieri ha meno di 40 anni, un terzo tra 40 e 60 e un terzo è più anziano, con 9 deputati che hanno già superato l’età AVS del pensionamento. Il decano è ancora un rappresentante del Grigionitaliano. Quattro anni fa era Nicoletta Noi-Togni. Stavolta il 74enne brusiese Pietro Della Ca’.
L'analisi da Coira
Il Quotidiano 15.05.2022, 21:05