Ticino e Grigioni

Grigioni: l'UDC resta fuori, torna una donna

L'Alleanza del Centro conserva agevolmente la maggioranza assoluta in Consiglio di Stato - Brillante votazione per Martin Bühler, confermato Peter Peyer

  • 15 maggio 2022, 15:34
  • 20 novembre, 15:55
05:31

Eletto il Consiglio di Stato grigionese 2023-2026

RSI Info 15.05.2022, 17:09

Di: Diem 

L’Unione democratica di centro nei Grigioni ha nuovamente mancato l’obiettivo di tornare in Governo che, da un punto di vista partitico, non ha subito alcun cambiamento dalle elezioni avvenute domenica. La formula 3, 1, 1 nata con la fusione del PPD e del PBD che hanno dato vita all'Alleanza del Centro è stata chiaramente confermata.

Dopo i tre tentativi falliti dall’UDC con Heinz Brand (2010 e 2014) e Walter Schlegel (2018), stavolta è toccato a Roman Hug. Il sindaco di Trimmis si è piazzato sesto nella corsa dominata da Marcus Caduff. Il consigliere di Stato uscente dell’Alleanza del Centro ha fatto incetta di preferenze (ha ottenuto quasi 30'000 voti, stabilendo un primato nella storia politica recente dei Grigioni).

Notevole anche la votazione fatta da Martin Bühler. L’ex Mister coronavirus retico, alla sua prima prova alle urne, si è piazzato secondo con oltre 28'000 voti. Un numero addirittura superiore a quello che quattro anni fa aveva raggiunto Christian Rathgeb. Dietro la coppia di testa si è piazzato il terzetto formato dall'uscente Peter Peyer (PS & Verdi), dalla new entry Carmelia Maissen (Centro) e da Jon Domenic Parolini (Centro).

L'elezione di Carmelia Maissen, chiamata ad occupare il seggio di Mario Cavigelli impossibilitato a ricandidarsi per raggiunto limite di mandati alla pari di Christian Rathgeb, riporta una donna nel Governo dei Grigioni dopo quattro anni. È la terza rappresentante femminile ad accedere alla Casa Grigia dopo Eveline Widmer-Schlumpf e Barbara Janom Steiner.

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Elezioni grigionesi: il secondo giro di reazioni

RSI Info 15.05.2022, 18:14

La posta in palio, gli sforzi dell'UDC, la presenza di un candidato indipendente come Hans Vetsch (fermatosi a 3'500 voti) e il tentativo di mobilitazione da parte dei partiti non hanno richiamato frotte di cittadini alle urne. Le elezioni cantonali hanno registrato una partecipazione del 39,15% (55'341 votanti su 141'372 aventi diritto). Una percentuale solo leggermente superiore al 36% di quattro anni fa.

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