Ticino e Grigioni

Un garage, due agenti, tre tesi

Poliziotti alla sbarra: le difese chiedono l'assoluzione. La patrocinatrice della presunta vittima parla di "omertà"

  • 17 gennaio 2018, 13:04
  • 23 novembre, 02:54
Simulazione di un arresto: il rumeno era stato fermato per sospetti furti

Simulazione di un arresto: il rumeno era stato fermato per sospetti furti

  • ©Ti-Press / Samuel Golay

Assoluzione piena: l’hanno chiesta mercoledì mattina in pretura penale i difensori dei due agenti della cantonale ticinese accusati da un cittadino rumeno d'averlo picchiato durante una perquisizione nel gennaio del 2015, seguita ad un fermo per sospetti furti.

Chiede invece un indennizzo e la condanna dei due agenti la patrocinatrice della presunta vittima che ha avuto parole dure per chi – ha detto - dovrebbe tutelare l’ordine e i cittadini e invece ha abusato della propria autorità. Riferendosi alle testimonianze degli altri 6 poliziotti – ascoltati durante il sopraluogo nei garage della polizia a Camorino – ha sottolineato che la loro memoria in questi anni si è nebulizzata, spingendosi a parlare di "omertà".

Assente in aula il procuratore generale John Noseda che, dopo aver prospettato l'abbandono, su indicazione della camera dei reclami penali ha firmato l’atto d’accusa contro i poliziotti chiedendo pene pecuniarie sospese (90 aliquote giornaliere) per lesioni semplici e abuso d'autorità.

La sentenza è attesa nel tardo pomeriggio.

Diem/Daniela Giannini/CSI

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