Il coleottero giapponese all’apparenza potrebbe sembrare un insettino innocuo ma i danni che provoca all’agricoltura sono ingenti e ben visibili nel nostro territorio. Da 5 anni, infatti le popilie – popilia japonica questo il suo nome scientifico – sono diffuse anche in Ticino e il Servizio fitosanitario cantonale cerca di contenerne la diffusione.
Le 67 trappole situate tra Stabio e Genestrerio (dove sono presenti i focolai principali) hanno permesso di catturare quasi un milione di esemplari. Una cifra approssimativa ma cospicua che comprende anche i coleotteri raccolti individualmente nel progetto pilota che coinvolge i comuni di Mendrisio, Stabio, Novazzano e Morcote.
“Tra la Lombardia e il Piemonte c’è però un focolaio enorme – ci dice Cristina Marazzi, responsabile del Servizio fitosanitario ticinese – noi possiamo investire tantissime energie e lo faremo ma la sua presenza qui vicino rende molto difficile la debellazione totale”.
Il bilancio globale di quest’esperienza di raccolta verrà tratto in autunno dalle autorità cantonali competenti.