Il Ticino incasserà circa 56 milioni di franchi come partecipazione all'utile di 54 miliardi da record annunciato martedì dalla Banca Nazionale Svizzera. Il cantone incasserà quasi il doppio di quanto messo a preventivo, visto che come ha rilevato il Consigliere di Stato Christian Vitta, se ne erano stimati 28.
Si tratta di una buona notizia per le finanze cantonali, dopo che già il Preventivo 2018 evidenziava un avanzo di 7 milioni e mezzo. Il direttore del Dipartimento delle Finanze e dell'Economia rimarca che si tratta di un “dato che ci dà un po’ più di ossigeno”, ma in merito ai conti preventivi per quest’anno Vitta ricorda che in questi ultimi è inserita anche la tassa di collegamento, che al momento “è un cespite d’entrata che oggi non siamo sicuri di ricevere”. Ricordiamo che la tassa di collegamento dovrebbe fruttare 18 milioni di franchi, ma contro quest'ultima sono stati inoltrati ricorsi al Tribunale federale - istanza che non si è ancora espressa in materia.
E se in Ticino le entrate garantite dalla BNS permetteranno di migliorare conti già in attivo, nei Grigioni i 31,4 milioni (16 in più) che arriveranno dall’istituto che ha in Thomas Jordan il presidente della direzione generale consentiranno di ridurre marcatamente il deficit previsto, che scende a poco più di 7 milioni di franchi. Barbara Janom-Steiner, direttrice del Dipartimento delle finanze retico ha precisato che così “le cifre nere ora sono possibili e con questo versamento si ridurrà il passivo preventivato”. Coira riparte perciò da un “rosso” sotto gli 8 milioni, cosicché – spiega la Consigliera di Stato – “se l’anno andrà in modo normale è allora possibile che chiuderemo i conti in attivo”.
CSI/Quot/EnCa
CSI 18.00 del 9 gennaio 2018 - Il servizio di Alberto Tettamanti
RSI Info 09.01.2018, 18:31
Contenuto audio