Sono stati rinviati a giudizio i due presunti corrieri di droga che il 17 febbraio scorso, alla dogana di Chiasso Brogeda, furono fermati a bordo di un camion con targhe tedesche che si apprestava a entrare in Ticino.
Nascosti nel rimorchio, gli agenti trovarono 470 grammi di cocaina e oltre un milione di euro in contanti. Di qui l’inchiesta, da cui sarebbe emersa complessivamente una dozzina di viaggi, compiuti in appena un paio di mesi facendo la spola l’Olanda e il Nord Italia.
Impossibile accertare, con precisione, quanta coca sia stata trasportata. Le stime della polizia parlano di ben 400 chilogrammi, ma nell’atto di accusa se ne è potuti indicare espressamente “solo” poco meno di 40: il mezzo chilo sequestrato più altri 37, l’equivalente cioè del milione recuperato (frutto appunto – sostengono gli inquirenti – della vendita di una delle partite di droga).
Per i due imputati, che stanno già espiando anticipatamente la pena, la procuratrice pubblica Margherita Lanzillo chiederà più di cinque anni di carcere. Il 62enne turco e il 34enne tedesco (entrambi residenti in Germania) respingono però ogni addebito.
Toccherà dunque alla Corte delle Assise Criminali, presieduta dal giudice Amos Pagnamenta, stabilire se e quanto fossero coinvolti nel traffico. Riciclaggio di denaro e infrazione aggravata alla legge federale sugli stupefacenti i reati a loro carico.