Un funzionario cantonale ticinese sarebbe stato corrotto nel 2012-2013 da un pregiudicato, cittadino italiano di 38 anni, oggi in carcere e pentito della n’drangheta, per ottenere la residenza in Svizzera e svolgere attività economiche a Lugano come l’apertura di un bar e di un mobilificio.
L'uomo, Gennaro Pullice, fino allo scorso anno residente a Viganello, stando a quanto emerge dagli atti citati dal Corriere della Calabria, sostiene di aver versato una cifra di denaro imprecisata a un dipendente dello Stato di origine calabrese per ottenere i permessi. Il Dipartimento delle istituzioni, interpellato dal CdT, conferma di non essere a conoscenza del caso.
Il 38enne, indagato in Ticino per reati finanziari, sarebbe un ex killer della mafia calabrese: è stato arrestato a Lamezia Terme l’anno scorso e sta collaborando con gli inquirenti italiani. Ha anche confessato di aver commesso più omicidi, l'ultimo nel 2007.
L'avvio di accertamenti anche in Ticino su quanto emerge dagli atti del processo a carico della cosca Cannizzaro-Daponte-Iannazzo è dato per certo.
RedMM M.A.