Ticino e Grigioni

Una tartufaia sul San Giorgio

L’idea di due biologi ticinesi si sta concretizzando: “Seguiamo un approccio scientifico”

  • 13 marzo 2017, 06:58
  • 23 novembre, 06:28
La zona di caccia rimane top secret

La zona di caccia rimane top secret

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Una coltivazione di tartufi sul Monte San Giorgio: è quanto stanno realizzando i biologi Michele Gusberti (38enne di Canobbio) e Michelangelo Storari (34enne di Balerna) che, terminati nel 2013 gli studi al Politecnico di Zurigo, hanno deciso di unire le forze per creare una tartufaia in Ticino. Il tutto seguendo un approccio scientifico.

I pregiati funghi crescono solo in presenza di determinate condizioni. "La nostra idea – spiegano i due al Giornale del Popolo, che oggi, lunedì, dedica un articolo al progetto – è mostrare che è possibile coltivare altro in Ticino rispetto alle colture tradizionali, utilizzando gli spazi in maniera alternativa".

La "futura zona di caccia” rimane top secret. Ma la scelta è stata fatta sulla base di analisi del suolo per conoscere le potenzialità del terreno. Il progetto è stato sostenuto per il 40% dall’Ente regionale di sviluppo del Mendrisiotto e Basso Ceresio. Ora, quello che serve è la pazienza: “I frutti arriveranno dopo 3-5 anni, ma lo stato ottimale lo si raggiunge solo dopo 10 anni".

ludoC

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