Fare capo ai ristorni da versare all’Italia. Sarebbe questa una delle vie privilegiate per risolvere un problema transfrontaliero che si trascina da anni: i liquami scaricati nel lago a Porto Ceresio a causa del depuratore malfunzionante.
L’idea era già emersa all’inizio dell’anno scorso, dopo che il Governo – esasperato – aveva scritto alla Regione Lombardia offrendo il suo aiuto. Non era mancata una coda polemica, ma i contatti tra le autorità cantonali e quelle di Porto Ceresio sono proseguiti in cerca di soluzioni.
Negli ultimi tempi si sono concentrati su un progetto avanzato da parte italiana: prevede di creare delle grosse vasche di contenimento per un costo stimato in franchi fra i 2 e i 3 milioni. Stando a informazioni raccolte dalla RSI sul tavolo del Consiglio di Stato potrebbe presto approdare la proposta di vincolare i ristorni dei frontalieri per garantire il finanziamento dell'opera. Con l’accordo dei comuni si potrebbe fare in modo che una minima parte della somma versata venga impiegata per pagare l’intervento. Dall’Italia si attende ora un preventivo dettagliato e aggiornato dei lavori.
RG delle 07.00 del 03.01.17; il servizio di Romina Lara
RSI Info 03.01.2017, 07:55
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