Ticino e Grigioni

VF taglia i doppioni: a Stabio soppressi fino a 80 posti

La permanenza dell’azienda di abbigliamento statunitense non è a rischio, ma la riorganizzazione a livello globale presenta il conto anche in Ticino

  • Oggi, 18:02
  • Oggi, 18:16
02:48

SEIDISERA del 12.03.25, il servizio di Camilla Luzzani

RSI Info 12.03.2025, 17:57

  • RSI
Di: SEIDISERA/Luzzani/Spi 

Alla VF International di Stabio, la sede centrale per l’Europa di questa azienda di abbigliamento statunitense che in Ticino occupa 1’200 persone, potrebbero venire cancellati fino a 80 posti di lavoro. La stessa azienda, attraverso una nota, ha spiegato che il cambio di strategia include una riorganizzazione a livello globale per riportare i ricavi in crescita dopo il calo degli ultimi anni.

La permanenza della corporation, che controlla una trentina di marchi, non è però in discussione e anzi VF è intenzionata a portare avanti nuovi progetti, come la costruzione di un nuovo stabile, nonché ad assumere persone nelle aree non impattate dalla crisi.

L’azienda, che ha avviato una fase di consultazione, ha informato i sindacati. VF International ha effettuato negli scorsi mesi un processo di analisi, di riorganizzazione di alcuni brand e di alcuni marchi. Questo, riferisce ai microfoni di SEIDISERA Vincenzo Cicero di UNIA, “ha fatto emergere dei doppioni in tutti gli stabilimenti della VF International, 80 dei quali pare siano in Ticino. Per questa ragione hanno deciso di sopprimere questi impieghi”.

VF parla di riorganizzazione, di possibili tagli, ma d’altra parte anche di nuove assunzioni, di un nuovo stabile che vedrà verosimilmente la luce in autunno. “I grossi gruppi, a differenza delle piccole aziende, raramente possono parlare in maniera del tutto onesta di problemi di natura economica. In questo senso però - osserva il sindacalista - perlomeno VF è stata onesta nel dire che c’è stata una flessione rispetto ad alcuni marchi, ma in realtà questi licenziamenti non avvengono per ragioni economiche e non rimettono in discussione la loro presenza in Ticino”.

Alla luce anche dei recenti problemi di Bally, nel settore della moda si sta osservando più di una smagliatura, come conferma lo stesso Cicero: “Dalla fine dell’anno scorso stiamo avendo delle avvisaglie. Poi bisogna intendersi se si parla di settore produttivo o di logistica, però chiaramente la crisi del mercato cinese e in particolar modo quella del lusso sta influenzando soprattutto il mercato della moda. Quindi certamente osserviamo con preoccupazione. Mi aspetto, anche in altre situazioni, degli annunci negativi. Speriamo di riuscire a contenerli il più possibile”.

Ora si attende la fine della fase di consultazione per capire quanti degli 80 potenziali licenziamenti potranno essere evitati. Anche Luca Albertoni, direttore della Camera di commercio del Canton Ticino, ha detto alla RSI di conoscere bene la situazione di VF e di non essere preoccupato da quella che ha confermato essere una fase di adattamento delle strutture mondiali del gruppo.
                

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare