I giocatori delle due prime squadre ticinesi di hockey, Ambrì e Lugano, ma anche del Football Club Lugano si sono vaccinati oggi al centro OTAF di Sorengo. In una quarantina hanno risposto all'appello: non un obbligo ma una forte raccomandazione. Per qualcuno era la prima iniezione, per altri la seconda.
Non tutti però sono apparsi al 100% convinti, specie fra i calciatori. "C'è una percentuale che non si vaccinerà", ha confermato Michele Campana, direttore generale dell'FCL. Ai giocatori è però imposto di avere in ogni momento un certificato Covid valido. Senza immunizzazione serve quindi un test ogni due giorni e visto che lo Stato ne rimborsa uno a settimana, il resto è a carico del singolo. Una questione in cui entrano in gioco anche fattori culturali: fra i restii, ci sono alcuni stranieri.