Gli ospedali ticinesi stanno registrando negli ultimi giorni nuovi ricoveri di pazienti affetti da Covid-19, in concomitanza con la nuova crescita dei contagi. Finora 14 persone sono state ospedalizzate e 6 hanno dovuto ricorrere alle cure intense.
I numeri sono fortunatamente contenuti, ma i grafici del Cantone riguardanti i dati settimanali della situazione epidemiologica si stanno colorando sempre di più delle tonalità che rappresentano le fasce meno anziane della popolazione, anche per quanto riguarda le cure intense: attualmente le 4 persone ricoverate in reparto sono di età compresa tra i 30 e i 60 anni.
Delle cifre "ancora piuttosto basse" per Mattia Lepori, vice capo dell'area medica dell'EOC, che sono "un segno indiretto della protezione dei vaccini". Nessuno degli attuali pazienti è vaccinato, ma a oggi risultano ancora circa 173'000 cittadini non vaccinati, ciò che dunque mantiene vigili gli esperti del settore sanitario. Se si considerano gli over 50, quindi le persone più a rischio, i non immunizzati sono oltre 38'000. Un bacino che potrebbe essere anche più ampio: "Tra le 40 e le 50'000 persone a rischio possono contrarre la malattia e sviluppare delle conseguenze gravi" ha spiegato ai nostri microfoni Giovan Maria Zanini.
Secondo il farmacista cantonale, "in caso di una nuova ondata potremmo avere tra i 600 e gli 800 ospedalizzati". I ricoveri, trattandosi di pazienti più giovani con una mortalità più bassa, potrebbero comunque tradursi in lunghe degenze: "Vorrei ricordare che non si rimane in ospedale un giorno o due, ma la degenza media è di 10 giorni" ha chiosato Zanini. Gli ha fatto eco Mattia Lepori sottolineando che "i pazienti più giovani possono dover fare fronte a decorsi gravi e lunghi".
A preoccupare sul medio e lungo termine è anche il fenomeno del "long Covid": "È qualcosa che si manifesta in tutte le fasce di età - ha aggiunto il responsabile dell'EOC - e non risparmia nessuno".
Numero dei vaccinati in Ticino
Telegiornale 27.07.2021, 22:00