Ticino e Grigioni

"I ricoverati sono non vaccinati"

Il medico cantone Giorgio Merlani fa il punto sulla pandemia e sulla campagna di vaccinazione: "Il 95% degli infetti ha meno di 50 anni"

  • 22 luglio 2021, 18:58
  • 20 novembre, 20:00
02:07

CSI 18.00 del 22.07.2021 Il servizio di Luca Berti

RSI Info 22.07.2021, 20:26

  • TiPress
Di: Quot/CSI/joe.p. 

"Il numero dei contagi è altalenante. E non parlerei di arresto della crescita. Anzi la crescita è costante. E a livello federale ci si sta avvicinando al raddoppio dei casi settimanale. Quindi non canterei vittoria. Anzi, l'impressione è che si salirà ancora". "Se va avanti così in futuro per le manifestazioni a grande pubblico, ma magari anche solo per andare al cinema o al ristorante, sarà necessario avere un certificato Covid". Sono queste le prime parole della lunga intervista che ci ha rilasciato giovedì pomeriggio il medico cantone Giorgio Merlani per fare il punto sulla pandemia di coronavirus.

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Le conseguenze del long Covid

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"A livello cantonale i ricoverati sono persone non vaccinate. E la stessa cosa pare si confermi anche a livello federale, ma stiamo aspettando la pubblicazione dei dati", aggiunge. "Negli ultimi cento casi registrati, constatiamo inoltre che si tratta di persone più giovani rispetto al quadro abituale dei pazienti. Il 95% degli infetti ha meno di 50 anni. Ma è difficile dire se è perché queste persone sono rientrate da località di vacanza dove si sono infettate o se è dovuto al fatto che gli anziani sono meglio vaccinati", prosegue.

"Ci sono persone - continua - che per motivi di salute non possono essere vaccinate. E quindi è fondamentale la partecipazione alla campagna di vaccinazione di tutti gli altri. Perché il vaccino protegge anzitutto noi stessi. Ma i dati sono sempre più chiari: i vaccini intervengono pure nel ridurre la diffusione del virus".

Attualmente crescono i contagi, ma non altrettanto le ospedalizzazioni. Cosa significa? “Che in futuro il parametro per eventuali nuove misure di restrizione sarà essenzialmente il carico sugli ospedali: bisognerà insomma correggere gli algoritmi e mettere in relazione il numero dei malati con quello degli ospedalizzati e cercare di prevedere quanti finiranno in ospedale".

Variante Delta e vaccino, che relazione c'è? “Ora che Abbiamo la variante Delta, che è l’apoteosi massima della trasmissibilità di questo virus, anche il contributo di riduzione del 60/70% della trasmissibilità del virus nei vaccinati, diventa fondamentale per fare la differenza tra un ritorno o meno alla normalità”, sostiene il medico cantonale.

“Io non voglio fare il terrorista. Non voglio spingere la gente a vaccinarsi controvoglia. Vorrei che ciascuno facesse una scelta responsabile. E che decidesse cos’è importante per sé”, conclude Merlani.

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Parla il medico cantonale

Il Quotidiano 22.07.2021, 21:30

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