Ticino e Grigioni

Vaccini: facciamo chiarezza

Dubbi, timori, curiosità: gli esperti rispondono alle domande della popolazione anziana coinvolta nella campagna ticinese di vaccinazione

  • 10 febbraio 2021, 13:08
  • 10 giugno 2023, 08:23
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Dubbi, timori, curiosità di chi si sta vaccinando

Modem 10.02.2021, 08:20

  • tipress
Di: Modem/ludoC 

Sono circa 30'000 le dosi di vaccino anti-covid-19 somministrate in Ticino in poco più di un mese: lo ha specificato questa mattina durante la trasmissione Modem il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini, specificando che 7'000 residenti delle case per anziani hanno già ricevuto la seconda dose e godono quindi della massima copertura garantita dai preparati di Pfizer/BioNtech o Moderna (gli unici per ora approvati da Swissmedic). In totale, l’8% della popolazione è stata coinvolta in questo primo giro della campagna vaccinale.

Una campagna che, oltre a grandi speranze, suscita anche molti interrogativi. Proprio per questo, Modem ha raccolto tra gli anziani svariate domande, che sono state girate direttamente a Zanini e alla dottoressa Martine Bouvier Gallacchi dell’Ufficio del medico cantonale:

Dove si sta vaccinando?

Il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini a questa domanda ha risposto ricordando che ora come ora i vaccini scarseggiano, ma che ci sono i grandi centri allestiti ad Ascona, Tesserete e Rivera, a cui si aggiungono i centri di prossimità allestiti nei comuni. Di questi ultimi, non tutti però sono attivi, in quanto mancano le dosi. “Ci sono forniture ridotte o cancellate, nel giro di pochi giorni abbiamo perso qualcosa come 20’000 dosi, questo ha ripercussioni importanti soprattutto all’inizio di questa campagna”.

Stanno arrivando nuove dosi? E a chi ha ricevuto la prima dose è garantita anche la seconda?

“Nelle case per anziani stiamo somministrando la seconda dose – continua Zanini –, abbiamo la garanzia da ieri che riusciremo a darla a tutti (10’000 dosi), poi però abbiamo ancora alcune incertezze rispetto a rifornimenti che dovrebbero arrivare verso il mese di marzo. Ma piano piano arrivano notizie positive. Sono fiducioso che chiunque ha ricevuto la prima dose, riceverà la seconda…”

C’è però chi tra gli "over 80" non ha ancora ricevuto il vaccino? Quante sono queste persone e quali sono le tempistiche?

“Ci sono 3’500 persone over 80 anni che si sono manifestate al loro comune, ma non hanno ancora ricevuto l’appuntamento. Perché per ora non hanno più dosi. Queste persone, per le informazioni che abbiamo oggi, potranno ricevere un appuntamento entro la metà di marzo, dall’8 al 14”, risponde Zanini.

Cosa c’è nel vaccino ? Che cosa mi viene iniettato?

A queste domande la dottoressa Gallacchi ha risposto che: "I due vaccini a disposizione sono molto semplici, contengono un frammento di questo materiale genetico mRNA che permette di stimolare la produzione della proteina all’origine della risposta immunitaria. Il frammento viene messo dentro in una bollicina di lipidi, come una bolla di sapone, che permette il trasporto verso la cellula muscolare e innesca la risposta immunitaria. Rispetto ad altri vaccini, non ci sono residui di altri processi messi in atto, come invece può succedere con il vaccino dell’influenza, dove ci possono esserci dei residui legati alla produzione dell’antigene".

Quali sono le differenze fra i preparati?

"Sono vaccini simili, basati sull’mRNA: sono considerati simili per proprietà e effetti. L’unica differenza? Uno richiede una logistica più rigida; quello di Pfizer deve essere conservato a -70 gradi. Due studi sui quali poggiamo per capire l’efficacia e la sicurezza sono però identici. La tolleranza e la sicurezza è identica. Gli effetti secondari seri e gravi in caso di allergie sono stati riscontrati nei due vaccini, in modo estremamente raro", risponde Gallacchi.

Come ci si deve comportare dopo essere stati vaccinati? Bisogna continua a mantenere le distanze e a portare la mascherina?

L'obiettivo della vaccinazione, risponde la dottoressa, "è di prevenire una malattia e le sue conseguenze legate a un decorso grave. Una persona dopo 15 giorni dalla seconda dose diminuisce in modo estremo il suo rischio di ammalarsi e di avere una forma grave di coronavirus. Quello è stato dimostrato dagli studi su cui ci basiamo. Ma non abbiamo ancora abbastanza elementi che permettono di capire se le persone rimangono portatrici del virus e quindi potrebbero trasmettere il virus ad altre persone. Le misure di protezione che vengono consigliate dopo il vaccino, sono legate al fatto che non abbiamo ancora una risposta a questa domanda".

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Cosa c'è nel vaccino? La risposta della dottoressa Gallacchi

RSI Info 10.02.2021, 13:08

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