Promettevano farmaci dimagranti e integratori contro la disfunzione erettile, ma i clienti non ricevevano nulla: è la truffa milionaria approdata oggi, martedì, alle Assise criminali a Lugano, che ha portato alla condanna di tre cittadini italiani.
Il principale imputato, un imprenditore 53enne assente in aula, avrebbe guadagnato milioni tra il 2016 e il 2021 tramite una rete di pubblicità aggressive e vendite fittizie rivolte a clienti, tutti over 70, prevalentemente in Francia e Germania. Le due assistenti, accusate di aver riciclato oltre un milione di franchi, hanno ammesso le proprie responsabilità in aula, dichiarando di aver agito per paura di perdere il lavoro: “Ci siamo rese conto che non tutte le mansioni che ci venivano chieste erano normali, ma abbiamo eseguito gli ordini del capo. Oggi non lo rifaremmo”.
La Corte, presieduta dal giudice Francesca Verda Chiocchetti, ha accolto la proposta di pena concordata tra i legali dei tre imputati e il procuratore pubblico Daniele Galliano: 24 mesi di detenzione sospesi con la condizionale per l’uomo e pene pecuniarie, anch’esse sospese, per le due donne.